Il ruolo della chimica per la produzione di materiali sempre più sostenibili
L’importanza della loro certificazione in edilizia
BASF si sta ponendo obiettivi sempre più ambiziosi nel suo viaggio verso la neutralità climatica e vuole raggiungere il traguardo di net zero entro il 2050. Sulla base dei più recenti progressi nello sviluppo di tecnologie che permettono basse o nulle emissioni di CO2, l'azienda intende aumentare in modo significativo anche l’obiettivo per la riduzione delle emissioni di gas serra fissato per il 2030: ridurre le proprie emissioni di gas serra in tutto il mondo del 25% rispetto al 2018.
Al centro della transizione a lungo termine verso il traguardo di zero emissioni nette di CO2 entro il 2050 c'è l'uso di nuove tecnologie, che sostituiranno i combustibili fossili con l'elettricità e risorse da fonti rinnovabili. In questo contesto si inserisce a pieno titolo il metodo Biomass Balance (BMB).
Il Codice Appalti rende obbligatorio il GPP, cioè impone alle Pubbliche amministrazioni di acquistare prodotti e servizi ecosostenibili.
Gli “Appalti verdi” devono seguire le prescrizioni contenute nei CAM (Criteri Ambientali Minimi), che definiscono procedure, modalità e caratteristiche ambientali di ogni categoria di acquisto della Pubblica amministrazione. In questo contesto, il Codice Appalti attribuisce un ruolo centrale alle certificazioni ambientali, poiché un prodotto in possesso di una certificazione accreditata si presume conforme alle richieste di un appalto verde.
ReMade in Italy è espressamente riconosciuta nei recenti CAM “Criteri Ambientali Minimi” che devono essere applicati obbligatoriamente dalle Pubbliche amministrazioni. La certificazione ReMade in Italy è ammessa in sede di gara per la prova del contenuto di riciclato in un materiale, semilavorato o manufatto. Questi sono i temi trattati in questo workshop presentato da BASF.
Quando: giovedì 19/05/2022 dalle 12:00 alle 12:45
Dove: Stage Innovation Forum - Padiglione settore C
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