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Il lockdown e la ripartenza sono stati un terremoto nel settore Ho.re.ca, che però ha reagito in modo creativo, rapido e dinamico. Dai ristoranti che si sono organizzati in tempi record per il delivery, alle botteghe del food che si sono rimesse in gioco, alle alleanze territoriali fra chef e piccoli fornitori. L’assenza dei turisti poi, ha aiutato nella riapertura i locali che hanno una solida community di clienti dal proprio territorio. Se i pranzi di lavoro sono in calo, per via dello smart working, le cene infrasettimanali sono invece in crescita, un segnale che la gente ha voglia di uscire.
Queste sono state alcune delle tendenze della ripartenza che Massimiliano Tonelli, Direttore editoriale del Gambero Rosso, ha evidenziato durante il workshop “Smart Restart 2 - la ricetta per una ripartenza di successo” presentato da Hotel Connects.
I fornitori più importanti, come ha detto Helmut Cardile Marketing Manager di Red Bull, hanno fatto da consulenti dei proprietari di locali, aiutandoli a gestire la riapertura nell'incerto quadro normativo post-Covid. Dall'utilizzo degli spazi all'aperto alle norme sul distanziamento, dalle mascherine alla sanificazione, fino al servizio e agli orari di apertura.
La nuova fase potrebbe far andare in soffitta anche tradizioni gastronomiche consolidate come il buffet o il menù cartaceo, favorendo l’uso degli smartphone. In ogni caso, come ha raccontato lo chef Philipp Fallmerayer del ristorante Brix 0.1, c’è voglia di uscire, mangiare e bere bene, stare in compagnia.
In sintesi, la ripartenza offre novità e opportunità interessanti a tutti gli operatori, a patto che sappiano coglierle e adattarsi in modo flessibile.
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